Ecco le categorie che Skype offre per definire il proprio stato.
Non posso fare a meno di chiedermi come sono state scelte…quello che attrae maggiormente la mia curiosità, è Invisibile, ci sono o non ci sono?
Ed ecco che nella realtà virtuale, un Assente si ritrova a comunicare con un Invisibile, a metà chiamata interviene, in condivisione, un Non-disturbare o addirittura un Assente, quest’ultimo un vero bluff, c’è, ma non ha il coraggio di dichiarare la sua incerta presenza definendosi Invisibile….
Tutto questo mi diverte e mi fa riflettere….
Ci nascondiamo dietro a delle nuvolette colorate, che non necessariamente rappresentano il nostro reale stato, perché ci diverte!!?
Per me è questa la più importante lettura (o almeno quella in cui mi riconosco), rimaniamo sempre un pò bambini, abbiamo voglia di ironia ma spesso la nostra quotidianità ce la nega, e allora la andiamo a sfogare in rete.
In rete troviamo sempre nella nostra homepage, un Facebbok premuroso che ci chiede: “a cosa stai pensando?”, e magari i nostri amici-colleghi-familiari non ce lo chiedono da un paio di mesi….una sorta di divertente coccola, dove sembra che a tutti possa interessare conoscere i nostri pensieri, vedere i nostri lavori, condividere i nostri viaggi.
Lo spauracchio anni ’80 della serata diapositive, per vedere il viaggio fatto dagli amici, si è trasformata nella creazione di infiniti album, chiunque li può sfogliare e tutti ne sembrano entusiasti….mica male!
E’ evidente però che di gioco si tratta, ognuno pubblica e condivide per se stesso…
…la donna Invisibile vi saluta pensando a “chissà chi mi leggerà oggi”