Un’inedita situazione urbana, la parodia di un parcheggio, esistente, necessario che ironicamente si estende su un grande muro, lo invade con i segni degli stalli e con la segnaletica e l’illuminazione, una denuncia tanto manifesta quanto delicata.
Un paesaggio molle che si adagia sull’esistente, un nuovo progetto che non può rinunciare a soddisfare la necessità confermata ma non vuole esimersi dal farlo giocando!!!
Il parcheggio si nobilita, diventa un opera d’arte, luogo per esposizioni, landmark urbano..
Grazie a OSA