Due o tre cose che so di lei è un film del 1967 diretto da Jean Luc Godard.
Il titolo utilizzato e parafrasato innumerevoli volte, è diventato un autentico modo di dire; la “lei” alla quale fa riferimento non è soltanto la protagonista Juliette Janson, “pedinata” lungo 24 ore di una giornata tipo, ma anche e soprattutto Parigi, una città in profonda trasformazione urbanistica e sociale.
Due o tre cose che lei sa di me è il titolo del contributo che ieri Marco Brizzi ha portato al corso di Urban Design di NABA.
Attraverso fotografia e cinema siamo stati accompagnati in percorso di indagine sull’evoluzione delle nostre città. Città viste e percepite come esseri viventi, mutevoli, adattabili, sempre più intelligenti.
La giornata finisce con una domanda:
“dopo tanti anni in cui noi ‘pediniamo’ lei cercando di farci dire chi è…non è forse arrivato il momento che sia lei a chiederci chi siamo?”
Ma lei chi?
Ognuno ha una sua lei, invito ogni studente a trovare la sua…o a farsi trovare!
😉
Ringrazio la vivacità, ironia, complessità di Marco!
clap clap clap