Umberto Garboli e Antonio Pelacani, durante il mio corso di Urban Design di quest’ anno, hanno sviluppato un ‘romanticissimo’ progetto:
utilizzando delle vernici idro-sensibili, hanno immaginato di portare alla luce, nei giorni di pioggia, la Milano d’acqua – perché Milano era piena di canali che a un certo punto sono stati intombati per favorire la circolazione su ruote.
Grazie a segni a terra (invisibili nei giorni di sole) e a piccoli amplificatori, aggiunti al sistema di illuminazione esistente che riproducono il suono dell’acqua, il loro progetto sarebbe in grado di risvegliare la memoria degli anziani e presentare, tramite un racconto sensoriale, la città che era – tutto questo nei giorni grigi o utilizzando degli idranti…
😉
Grazie ragazzi!