Se una persona vive a Milano dovrebbe mettere in agenda di visitare Fondazione Prada con ritmica costanza, affianco agli impegni di ‘cura di se’, tra un massaggio e una lezione di Yoga 😉
Rem Koolhaas ci ha raccontato tante storie, interessanti, straordinarie, visionarie, ma questa per me è la più intima!
Nasce dalla ripetuta unione tra lui e Miuccia Prada, è un progetto vicino: vicino al quartiere che lo accoglie, vicino al centro città poiché collegato visivamente con la torre, vicino al fruitore che ascolta negli edifici industriali storicizzati le radici del luogo e proietta il futuro su materiali sbrillucicanti: dallo specchio all’alluminio sino all’oro!
Attraversando, sostando, frequentando luoghi armonici, si assorbe l’equilibrio,
è contagioso!
Le Corbusier si interrogava, nel suo Vers une Architecture, su come possa essere raggiunta la felicità dell’uomo che abita la città giungendo alla conclusione che “l’architettura è l’attività che produce popoli felici”.
A Fondazione Prada succede proprio questo: lo spazio passa all’uomo felicità e bellezza!
Capite perché consiglio di metterlo in agenda?
Grazie ai ragazzi del Corso D – Interni I di NABA – che hanno condiviso questa seduta di benessere!
🙂